Risposta al 25enne che invidio di più al mondo (e al suo vittimismo)
Caro amico, ti scrivo...
Caro 25enne,
ti seguo da quando hai cominciato su Substack. Ho letto tue storie, racconti personali e pezzi vari. Non tutti, ma un po'. Non tutti ieri, ma nel tempo.
Ieri ti ho scritto un messaggio in privato. Volevo avere conferma sul fatto che i tuoi articoli in inglese fossero generati da AI e che tu fossi stato/avessi intenzione di essere trasparente con i tuoi lettori su questa cosa.
(Capisco che oggi sia di moda trarre subito conclusioni affrettate ma una volta, prima di parlare, si faceva un controllo. Per questo ho copiato/incollato il tuo testo in un AI detection tool. Per essere sicuro di non aver preso un abbaglio.)Quello che tu hai preso come un insulto massimo alla tua persona, era in realtà una premura da parte mia. Proprio perché ti seguo da 0 iscritti ma adesso hai “tanti” inscritti, se leggi fra le righe, capisci che devi essere onesto con i tuoi lettori. Se loro non sanno che usi AI, rischi, un domani, di essere attaccato sui commenti come falso scrittore.
Ma facciamo finta che tu non abbia saputo leggere fra le righe. Facciamo finta che tu ti limiti a leggere quello che io ho scritto. Perfetto. Il messaggio era chiaro. E invece a quanto pare no.
Non solo hai travisato quanto ho scritto e me lo hai fatto sapere in malo modo nei messaggi in privato, ma hai pensato bene di scrivere un post di denuncia per gridare al mondo intero la tua indignazione.
Analizziamolo insieme.
Oggi sono un po’ scazzato e vi spiego subito il perché. Mi è stato contestato il fatto che per produrre i miei testi in inglese uso l’IA. Ebbene sì, la uso. La uso per tradurre ciò che scrivo. Quindi, caro mio, ovvio che il tuo detector segna “fatto con IA”: la traduzione l’ha fatta l’IA. Uso l’IA anche per fare ricerca. Questo mi risparmia ore di lavoro. E sinceramente non ci vedo niente di male nell’usare una tecnologia che ci renda più facile il lavoro. Si chiama progresso. E qui parte la mia riflessione.
Contestare significa comunicare formalmente l’attribuzione di un reato o di una contravvenzione. Se avessi scritto “ma come ti permetti? DEVI scrivere tutto a mano! Non si può usare l’AI!” allora avresti ragione tu. Ma NON l’ho fatto. Anzi, ti ho pure scritto “ci sta, perché l’inglese non è la nostra lingua madre”.
So che il preso in causa, se leggerà questo pezzo, magari vi farà vedere anche gli screen del nostro scambio di messaggi. Ma di questo non mi importa. Io sono onesto e trasparente. Non ho problemi a dire ciò che penso e fare ciò che voglio. Anche perché la maggior parte dei miei iscritti di lingua inglese apprezza. Oltretutto scrivo pezzi informativi, come quello sui Sumeri o sugli Egiziani. Non ci vuole molta fantasia. Basta trovare le informazioni e metterle assieme. No?
Hai perfettamente ragione. Nessun problema su questo: siamo entrambi trasparenti. Giusto. Sei trasparente tu, nel dipingere la fantasia. E sono trasparente io, a mostrare la realtà dei fatti. Poi tu puoi continuare a dire ciò che vuoi, ci mancherebbe.
Ma forse la cosa che ha dato più fastidio è che qualcuno mi sostiene che la gente si iscrive. Mi è stato fatto notare da questo signore che sto crescendo velocemente. Quindi ti dico, bello mio: io qui su Substack ho scritto tutta la mia vita. Dagli eccessi alla depressione, al tentato suicidio. E questi sono i pezzi per me importanti. Il resto è per portare contenuti interessanti, già conosciuti magari, ma visti sotto un altro occhio.
Come detto sopra in breve, il fatto che ti sia cresciuto velocemente era per farti capire che se prima hai 10 persone che ti possono scrivere nei commenti insulti, adesso ne hai centinaia. Quindi, per proteggerti, se usi AI, dovresti ammetterlo per evitare backlash nel futuro.
Purtroppo mi dispiace dirlo, ma questo signore è italiano. E qui in Italia, o in generale gli italiani, hanno questa avversione verso chi ci sta provando e chi ce la sta facendo. Devono sempre demonizzare tutto e renderlo ridicolo. Perché qui in Italia, se ci riesci, è perché ti parano il culo. Vero? Beh, chi mi conosce, chi ha letto Bruciavamo!!, Ceneri!!, sa benissimo da dove vengo, cosa ho fatto e come. E sa benissimo che dietro di me non c’è nessuno che mi spinge.
Qui è dove la tua insicurezza ti fa implodere e prendere di mira qualcosa che non ha niente a che fare con la conversazione. Sono italiano, si. Sono in Italia, no. Vivo all’estero da anni proprio perché in Italia non mi trovavo bene. I colleghi rosiconi, la burocrazia impossibile e una voglia di lamentarsi di tutto mi stavano sempre più stretti. Se qualcosa va male è colpa di qualcun altro. Ho rotto il ciclo, e tu che fai?
Quindi torno a parlarti, caro mio. Mi dispiace che la gente apprezzi di più il mio lavoro che il tuo.
A me non dispiace, perché dovrebbe? (1) Facciamo cose diverse. Non ti ho certo scritto il messaggio “da avversario”. (2) Ti ricordo che il tuo successo, a me, non toglie e non dà niente. C’è spazio per tutti.
Ma come ti ho già detto: se devi infamare, criticare in maniera non costruttiva, allora tornatene su Facebook o Instagram a sparlare. Perché qui si creano community. Si creano legami. Collaborazioni. E nel mio caso anche amicizie a distanza. Ma pur sempre amicizie. Forse se passassi meno tempo a guardare cosa fanno gli altri e ti concentrassi di più sul tuo, forse—dico forse—cresceresti anche tu velocemente come me.
La tua logica è fallata. Leggo i tuoi articoli perché sono tuo iscritto. Le persone che si inscrivono alla tua pubblicazione e ti leggono stanno “perdendo tempo a guardare cosa fanno gli altri invece di concentrarsi più sul loro”? Vai, diglielo a tutti mi raccomando.
E sì, sono arrogante adesso. E me ne vanto. Perché quelle quasi 300 persone che mi seguono lo fanno perché forse hanno visto qualcosa in ciò che scrivo. Di personale. Di vero. E apprezzano come vengono esposti i fatti e i dati negli articoli in inglese. L’invidia è una brutta bestia. Ti mangia dentro. Forse, invece di attaccarmi, mi avessi proposto una collaborazione, avresti avuto modo di vedere come lavoro. E avresti capito che dietro tutto c’è sempre la mia mano. Ma torno a ripetervi: gli italiani sono così. Invidiosi. Maliziosi. Per loro, quando qualcosa funziona, c’è sempre l’inghippo. E sono tutti bravissimi a puntare il dito a destra e a manca. Solo perché non hanno le palle di mettersi sotto davvero. E impegnarsi. Torno a parlarti, signore caro. E ti dico che, se vuoi, ti faccio vedere la sfilza di messaggi e commenti di gente che mi supporta e a cui piace il mio lavoro. Forse, invece di criticarmi, avresti dovuto prendere esempio. Ma io ho solo 25 anni. Tu magari 50. Ormai hai la testa dura. E non ci entra più niente.
Sai che cosa è peggio dell’invidia? L’insicurezza. Recepire come insulto o dito puntato ogni cosa ti viene detta. L’ipocrisia di volere creare una community online, ma non avere voglia di ascoltarne la voce. Essere giovani e non avere “la testa dura”, ma tapparsi le orecchie. Criticare gli italiani stupidi che “si lamentano sempre” e poi lamentarsi (a torto).
In conclusione: io ti ho fatto una domanda in privato, tu ti sei sentito ingiustamente attaccato. Potevi rileggere il messaggio e chiederti se non lo stessi interpretando in mala fede. Magari tu avevi già dichiarato di usare AI in qualche vecchio post e io me l’ero perso? No! Hai scelto di seguire la rabbia, insultandomi prima in chat e poi scrivendo un post pubblico di sfogo dove rappresenti una realtà inventata nella quale sei una vittima.
Dall’alto dei miei 50 e passi anni, ti auguro ogni bene e ti compatisco.




Ahahah Marcello, ero convinto che fossi un millenial! Comunque credo di aver capito di chi parli, magari mi sbaglio perché non lo seguo più, ma ho smesso di seguire proprio per questa ragione e in più ho trovato opprimente la sua strategia di spam continuo nelle chat altrui e in ogni spazio. Mi pare che i tuoi messaggi fossero abbastanza neutri… forse aveva la coda di paglia e ha preso fuoco.🔥
È bello vedere che ti metti i mi piace da solo e gli altri due sono di persone a te vicine😂😂in risposta a Giuseppe hai fatto bene a smettere di seguirmi iscritti come voi non mi servono. Vi auguro tanta fortuna!! Ah anche questo messaggio è stato creato con IA perché sono stronzo!!